CONFCOMMERCIO SUI SALDI: SECONDO LE PROIEZIONI LA SPESA SARA’ DI 20 MILIONI DI EURO
C’è l’auspicio, dopo un anno e mezzo di emergenza epidemiologica, che riparta la corsa allo shopping. C’è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità. E, dopo un
lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti.
Da un primo sondaggio effettuato dall’Ufficio Studi Confcommercio Ravenna per questi saldi ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di vicinato, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web.
Mediamente ci si attende una spesa per ogni famiglia di circa 171 euro per l’acquisto di capi scontati, in sostanza 74 euro pro capite.
In provincia di Ravenna la spesa complessiva per i saldi, secondo le proiezioni, sarà di circa 20 milioni di euro.
CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano alcuni principi di base sui saldi ai tempi del Covid: 1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. 2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless 4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. 5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. 6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio. 7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti. 8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina in store ed anche in camerino durante la prova dei capi. 9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. 10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.