DECRETO SOSTEGNI BIS NUOVE MISURE PER IMPRESE, GIOVANI, LAVORO E SALUTE
L’ultimo Decreto Legge “Misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” cosiddetto decreto Sostegni bis,
distribuisce i 40 miliardi di extradeficit messi a disposizione con l’ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento.
La novità principale rispetto ai decreti precedenti è che per la prima volta accanto al criterio del fatturato si adotta anche quello dell’utile.
Gli interventi previsti si articolano su 7 principali linee di azione:
· sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi;
· accesso al credito e liquidità delle imprese;
·tutela della salute;
·lavoro e politiche sociali;
·sostegno agli enti territoriali;
·giovani, scuola e ricerca;
· misure di carattere settoriale.
Sostegno alle imprese
Il decreto prevede un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto, con uno stanziamento complessivo di oltre 15 miliardi di euro, per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Al fine di ampliare il numero dei beneficiari, il nuovo intervento è più articolato rispetto ai precedenti, con l’obiettivo di fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia.
La misura si articola su tre componenti:
• la replica del precedente intervento previsto dal primo decreto “sostegni”, con un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che abbiamo subito un calo del fatturato di almeno il 30 per cento tra il 2019 e il 2020;
• una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021;
• la terza componente avrà una finalità perequativa e si concentrerà sui risultati economici anziché sul fatturato. Il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021.
Sono previste inoltre alcune misure per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese. Tra queste:
• la proroga del credito d’imposta per canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. Per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggio e tour operator la misura è estesa fino a luglio 2021;
– riduzioni della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia;
– il contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici è prorogato fino a luglio 2021;
– lo stanziamento di 1,6 miliardi a dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese;
– l’integrazione con 100 milioni di euro del Fondo per gli operatori del turismo invernale;
– il potenziamento con 120 milioni di euro del Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici;
– l’istituzione di un Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse, con una dotazione di 100 milioni di euro;
– il differimento per ulteriori 2 mesi, fino al 30 giugno 2021, della sospensione delle attività dell’Agente della Riscossione;
– il rinvio a gennaio 2022 dell’entrata in vigore della cosiddetta ‘plastic tax’;
– la reintroduzione del credito d’imposta al 30% per imprese, partite Iva, enti non commerciali, enti del Terzo settore, enti religiosi civilmente riconosciuti, per le spese sostenute nei mesi di giugno, luglio e agosto 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati e per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.
Accesso al credito e liquidità delle imprese
Il decreto prevede uno stanziamento complessivo di circa 9 miliardi di euro per facilitare l’accesso al credito e liquidità delle imprese. L’obiettivo di queste misure è quello di garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’estensione di misure in vigore e l’attuazione di nuovi interventi.
In particolare:
– è prorogata al 31 dicembre 2021 la moratoria sui prestiti, applicata alla quota capitale delle esposizioni oggetto di moratoria; la proroga riguarda solo la quota di capitale e non gli interessi. Per usufruirne, occorrerà – entro il 15 giugno – inviare una comunicazione al soggetto che ha erogato il credito;
– e sono prolungati e rimodulati gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le Pmi e da Garanzia Italia di Sace;
– nell’ambito del Fondo Pmi, è introdotto uno strumento di garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti a medio lungo termine per finanziare progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti;
– al fine di favorire la patrimonializzazione delle imprese, con uno stanziamento di 2 miliardi di euro, è previsto un regime transitorio straordinario della disciplina dell’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) per gli aumenti di capitale fino a 5 milioni di euro, con la possibilità di trasformare il relativo beneficio fiscale in credito d’imposta compensabile per il 2021;
– è estesa ai soggetti con ricavi superiori ai 5 milioni di euro la possibilità di utilizzare in compensazione nel solo 2021 il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nello stesso anno nei cosiddetti beni ‘ex super ammortamento’;
– è introdotta un’agevolazione fiscale temporanea per favorire gli apporti di capitale da parte delle persone fisiche in start-up e Pmi innovative;
– con uno stanziamento di 1,6 miliardi, è accresciuto a 2 milioni di euro il limite annuo dei crediti d’imposta compensabili o rimborsabili, per favorire lo smobilizzo dei crediti tributari e contributivi.
Tutela della salute
Il decreto stanzia 2,8 miliardi di euro per continuare a sostenere e rafforzare il sistema sanitario e la risposta alla pandemia. Sono previsti interventi per ridurre le liste di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie e per l’erogazione di prestazioni specialistiche per il monitoraggio, la prevenzione e la diagnosi di eventuali complicanze dalla malattia del COVID-19.
Lavoro e politiche sociali
Sono stanziati circa 4,2 miliardi di euro per il proseguimento delle azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie e per l’introduzione di nuove misure volte ad accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica. In particolare, il decreto prevede:
· quattro ulteriori mensilità per il reddito di emergenza (REM);
· una nuova indennità una tantum per i lavoratori stagionali, del turismo e dello sport che avevano già beneficiato della stessa misura prevista con il decreto “sostegni”;
· il blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi;
· l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà;
· l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro;
· attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria per una durata massima di 26 settimane perle aziende che hanno subito un calo del fatturato del 50 per cento rispetto al primo semestre dell’anno 2019;
· una decontribuzione per imprese del turismo e del commercio fruibile entro il 31 dicembre 2021,
· l’istituzione di un fondo da 500 milioni di euro per l’adozione di misure urgenti a sostegno delle famiglie vulnerabili.
Enti territoriali
Il Governo introduce misure per complessivi 1,9 miliardi di euro al fine di sostenere gli Enti territoriali e le autonomie nella difficile congiuntura economica. In particolare sono destinati 500 milioni al trasporto pubblico locale e 100 milioni per compensare le minori entrate dell’imposta di soggiorno.
Giovani – scuola
Sono destinate complessivamente risorse per 1,4 miliardi di euro per i giovani, il sistema scolastico e la ricerca di base.
Nello specifico è ampliata la platea dei giovani destinatari delle agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa (esenzione dell’imposta sostitutiva su bollo e ipoteche), con un ISEE fino a 40.000 euro. È disposto un potenziamento del Fondo Gasparrini (Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto per la prima casa) e del Fondo di Garanzia prima casa, portando la percentuale di copertura della garanzia dal 50 all’80 per cento. Infine sono previste risorse per l’acquisto di beni e servizi finalizzati a contenere il rischio epidemiologico in vista dell’anno scolastico 2021-22, per l’adeguamento degli spazi e delle aule e per potenziare i centri estivi diurni.
Ricerca di base e sviluppo farmaci innovativi
Al fine di promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale, è istituito un apposito fondo, denominato “fondo ricerca per l’Italia”, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro per l’anno 2021. L’assegnazione delle risorse avviene attraverso procedure competitive ispirate ai parametri dello European Research Council (ERC).
Inoltre, è previsto un credito d’imposta nella misura del 20 per cento dei costi sostenuti dal 1° giugno 2021 al 31 dicembre 2030 per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini. Il beneficiario dell’aiuto dovrà impegnarsi a concedere licenze non esclusive a condizioni di mercato non discriminatorie a terzi nello Spazio economico europeo.
Misure di carattere settoriale
Ulteriori risorse sono state stanziate per sostenere attività economiche di settori specifici colpiti dalla pandemia, ad esempio i trasporti, la cultura, lo spettacolo e l’agricoltura. Per il settore aeroportuale e gli operatori nazionali sono previsti 400 milioni di euro; sono inoltre incrementati i fondi per spettacolo, cinema e audiovisivo e a sostegno di istituzioni culturali e musei. È introdotta una indennità una tantum per i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato e per i pescatori. Per i lavoratori stagionali dello spettacolo e dello sport che ne abbiano già usufruito è prevista una ulteriore indennità, che potrà essere richiesta anche da ulteriori categorie di lavoratori degli stessi settori.