Corriere Romagna 11 febbraio 2021
Gli imprenditori portano in piazza i tavoli apparecchiati «Fateci lavorare»
Non solo ristoratori, ma anche ambulanti, bagnini e operatori del mondo dello spettacolo in centro per chiedere di allentare le restrizioni alle attività
Un ombrellone per i bagnini, piatti, bicchieri, padelle e prosecco per i ristoratori, un aperitivo con pizza, stuzzichini e Negroni per bar e alberghi, è apparso persino un volante di un’auto per
ricordare la condizione delle concessionarie: successo di adesioni ieri per il flash mob organizzato da Confcommercio e Confesercenti in piazza del Popolo per chiedere una graduale allentamento delle restrizioni.
Negli 80 tavoli allestiti seguendo i protocolli di sicurezza c’erano gli oggetti simbolo del lavoro degli imprenditori dall’abbigliamento ai fiori, dalla bigiotteria all’ottica, fino agli ambulanti e agli operatori dello spettacolo e del divertimento.
Il flash mob fa parte di una serie di iniziative messe in campo da Confcommercio e Confesercenti a sostegno delle categorie per dare voce a tutta l’amarezza degli imprenditori del territorio. Le richieste di adesione sono state molte di più degli spazi previsti in piazza. La foto della giornata ritrae i partecipanti che sollevano al cielo un cartello con lo slogan “Ora basta lasciate lavorare le nostre imprese!”, già apparso sulle facciate delle sedi delle due associazioni in tutta la provincia e scelto come titolo della petizione che ha già raccolto mille firme e si concluderà il 14 febbraio. La prossima settimana la petizione verrà consegnata al prefetto e al presidente della provincia.
Le difficoltà
«Siamo molto soddisfatti della risposta degli operatori – spiega Mauro Mambelli – vogliamo tornare a lavorare, i ristori non bastano. il timore è che molte aziende non riescano a sopravvivere in queste condizioni, molti hanno utilizzato risorse proprie per pagare spese e dipendenti, io stesso ho accesso un altro mutuo. Chiediamo per i ristoratori e bar di poter lavorare in sicurezza aprendo anche la sera fino alle 21,30 prima del coprifuoco. Anche le attività di fatto sempre aperte, come alberghi e negozi hanno sofferto e ora si deve ripartire».
La proposta
Per allentare le restrizioni e dare ossigeno alle attività le associazioni del commercio chiedono una riclassificazione dei pubblici esercizi: in zona gialla l’apertura tutti i giorni fino alle 21,30 per rispettare il coprifuoco delle 22 con asporto e consegna a domicilio. In zona arancione apertura fino alle 18, con asporto fino alle 22 e consegna a domicilio sempre; in zona rossa tutto immutato con chiusura totale con consegna. I due striscioni resteranno sulle facciate delle sedi delle associazioni di Ravenna, Cervia, Faenza e Lugo. Per firmare la petizione: https://www.formoduli.com/