il Resto del Carlino 16 settembre 2020
«Camera commercio, aspettate»
La Regione chiede al Governo di congelare la fusione per tre anni. Appello delle associazioni ravennati
L’Emilia-Romagna ha chiesto al governo di congelare per tre anni il progetto di accorpamento delle Camere di commercio più
piccole. Fra le fusioni, si sa, c’è anche Ravenna-Ferrara, oltre a Piacenza, Parma e Reggio Emilia, e colpisce chi ha meno di 75mila imprese iscritte» Ieri in commissione Politiche economiche, alla Regione di Bologna, l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, ha confermato la presentazione da parte delle Regioni di un emendamento al decreto Agosto (che fissa come termine per definire gli accorpamenti il 15 ottobre, pena il commissariamento), da discutere in sede di conversione del provvedimento, che consente alle amministrazioni regionali di prorogare, con proprio decreto, gli organi in carica delle Camere di commercio per tre anni, sospendendo gli accorpamenti. Intanto varie associazioni ravennati intervengono a difesa della Camera di Commercio cittadina: «Il suo commissariamento sarebbe uno schiaffo ingiustificato alle imprese», scrivono in una nota comune Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confimiromagna, Confindustria e Copagri, che definiscono infatti l’ente come «capace, negli anni, di ottimizzare risorse e costi per offrire sempre più servizi di eccellente qualità». Non solo ma ha anche un bilancio «solido e in equilibrio» Le associazioni mettono poi in fila le azioni degli ultimi anni della Cciaa ravennate, tra le quali i 7 milioni e mezzo di euro di contributi erogati alle imprese tra il 2015 e il 2020 «per accompagnarle, insieme alle associazioni economiche, nell’attuazione di progetti di crescita e di sviluppo». Come pure i 2 milioni di euro i contributi erogati «nel solo periodo del lockdown per sostenere le imprese nello sforzo di resistenza». E ancora 10 milioni di euro è il valore delle partecipazioni (tra cui Sapir, Omc e il Parco della Salina di Cervia) della Camera di commercio «per la valorizzazione delle eccellenze produttive ravennati e il cofinanziamento di progetti di sviluppo locale. La Camera di Commercio è poi un buon pagatore, visto che liquida in 15 giorni medi i fornitori, mentre ne impiega 2,6 per l’evasione delle pratiche del Registro imprese. Gli amministratori camerali, poi, svolgono gratuitamente un ruolo pubblico». Tante parole, basteranno a convincere il Governo a fare un passo indietro?