IN EMILIA ROMAGNA ACCORDO QUADRO PER IL SOSTEGNO AL REDDITO DEI LAVORATORI DELLE AZIENDE IN DIFFICOLTA’
La Regione Emilia Romagna, le Istituzioni Locali, le Parti Sociali Regionali e gli Istituti bancari hanno sottoscritto un Protocollo Quadro per il “Sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in difficoltà”.
L’accordo prevede l’attivazione di finanziamenti individuali da parte degli istituti bancari a costo zero e a tasso zero per lavoratori dipendenti di aziende in crisi. Il finanziamento si configura come un anticipo sugli ammortizzatori sociali spettanti al lavoratore per supportarlo nei periodi di temporanea assenza di reddito, in attesa di percepire da parte dell’Inps le indennità di sostegno al reddito spettanti.
Gli istituti bancari, a richiesta del lavoratore e previa valutazione del suo merito di credito, concederanno un finanziamento nella forma tecnica di apertura di credito su un conto corrente dedicato all’operazione per un massimo 700 di euro al mese (minimo 100 euro) con un minimo di una mensilità e per un numero di mensilità pari a:
- 9 mesi per Cigs e Cigs per Contratti di solidarietà difensivo (per un massimo di 6.300 euro);
- 2 mensilità nell’anno solare per Cig in deroga (per un massimo di 1.400 euro);
- 3 mensilità per Cigo (per un massimo di 2.100 euro);
- 3 mensilità per il Fondo di integrazione salariale (Fis) (per un massimo di 2.100 euro).
Tali importi saranno riproporzionati
- in base alla durata effettiva dell’ammortizzatore sociale attivato,
- alla tipologia contrattuale del lavoratore,
- alle ore effettive di sospensione ed
- alle modalità di applicazione delle detrazioni di imposta
ed in ogni caso fino all’importo massimo indicato.
Il Protocollo avrà validità nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre dello stesso anno e potrà essere aggiornato se intervengono sostanziali modifiche normative sugli ammortizzatori sociali. Potrà inoltre essere eventualmente rinnovato o prorogato con il consenso espresso delle parti sottoscrittrici ed altri Istituti di credito potranno aderire al Protocollo anche in un momento successivo.
I soggetti firmatari hanno, inoltre, costituito un Tavolo tecnico, promosso e coordinato dalla Regione, che sarà l’organo decisionale e di gestione del protocollo nonché il luogo in cui si definisce l’attivazione dello stesso, si valutano e si discutono i casi particolari e le eventuali problematiche, si definiscono e si attuano le soluzioni per assolvere alle finalità stabilite.