EMERGENZA CORONAVIRUS
Confcommercio, ‘Cura Italia’ un punto di partenza ma è necessario fare di più
Bisogna fare presto e di più anche sul fronte della ricostruzione. Con buoni investimenti e buone scelte in materia di semplificazione, di innovazione e di alleggerimento delle tasse. Ma anche con mirati strumenti di impulso della domanda: a partire, quando sarà il momento, dal sostegno delle vacanze in Italia degli italiani
Più che un decreto, una manovra economica da 25 miliardi per curare l’Italia. Dopo giorni di consultazioni il governo ha dato il via libera al provvedimento “Cura Italia“, con interventi urgenti a sostegno della sanità e misure
economiche per imprese, lavoratori e famiglie.
Secondo Confcommercio, “bisogna fare presto e di più anche sul fronte della ricostruzione tramite buoni investimenti e buone scelte in materia di semplificazione, di innovazione e di alleggerimento delle tasse ma anche con strumenti mirati di impulso della domanda”.
“Confcommercio segnala, nell’immediato, la scelta – per settori particolarmente colpiti dall’emergenza (turismo e pubblici esercizi, trasporto passeggeri e trasporto merci, imprese culturali, eccetera) e per soggetti con ricavi o compensi non superiori ai 2 milioni di euro – della sospensione di adempimenti e scadenze fiscali e contributive relativi al mese di marzo, nonché (per i soli settori ‘critici’) di adempimenti e scadenze contributive anche per il mese di aprile. Andrebbero però tenuti in considerazione anche gli appuntamenti di aprile fin qui non sospesi. Si renderà comunque necessaria una più ampia e inclusiva ‘moratoria fiscale’, anche in riferimento alle criticità della ripresa dei versamenti già da maggio e della loro insufficiente rateizzazione, nonché all’esigenza di intervenire anche sul versante dei tributi locali. Per i soggetti non rientranti nella sospensione, risulta poi davvero troppo breve il rinvio tecnico dei versamenti nei confronti delle pubbliche amministrazioni dal 16 al 20 marzo”: questo il commento di Confcommercio al decreto “Cura Italia” varato dal Consiglio dei Ministri.
“Sul versante dell’accesso al credito e del sostegno della liquidità – prosegue Confcommercio – di rilievo il potenziamento per 1,2 miliardi di euro delle disponibilità del Fondo centrale di garanzia con innalzamento della garanzia diretta fino all’80 per cento e della riassicurazione fino al 90 per cento, nonché la moratoria sui prestiti bancari fino a settembre 2020. Andrà comunque dato particolare impulso all’erogazione di nuovo credito. E ciò non solo con il previsto supporto di Cassa Depositi e Prestiti alle banche, ma anche attraverso una rivisitazione in sede europea delle normative prudenziali in materia di capitale bancario. Sempre in sede europea, andrà tempestivamente definito un regime d’aiuto straordinario. Si registra, ancora, l’introduzione di un credito d’imposta sulle locazioni commerciali nella misura del 60%: troppo modesta, però, la previsione di una sua applicazione al solo mese di marzo 2020”.
“Così pure va segnalata l’indennità in favore di lavoratori autonomi e professionisti, prevista come ‘una tantum’ nella misura di 600 euro per il mese di marzo e di cui è stata annunciata la riproposizione per il mese di aprile. In favore di lavoratori autonomi e professionisti, si rende inoltre possibile l’intervento del Fondo di solidarietà per i mutui prima casa. Quanto alla tenuta dell’occupazione, risulta confermata l’apertura universalistica degli strumenti di cassa integrazione e del fondo di integrazione salariale. Ma persiste la necessità di semplificazioni procedurali per la tempestività dell’accesso a tali strumenti e della loro attivazione. In materia di adempimenti , bene, la proroga al prossimo 30 giugno dei termini per la presentazione della dichiarazione ambientale sui rifiuti prodotti (MUD)”.
“Bisogna fare presto e di più – conclude la Confederazione – anche sul fronte della ricostruzione. Con buoni investimenti e buone scelte in materia di semplificazione, di innovazione e di alleggerimento delle tasse, come ha ricordato il presidente Conte. Ma anche con mirati strumenti di impulso della domanda: a partire, quando sarà il momento, dal sostegno delle vacanze in Italia degli italiani”.